Non ricordiamo con esattezza quando per la prima volta sentimmo la voce di Piero Rocchi, credo sia stato luglio… poco importa!
Piero chiamò in libreria per avvisarci che dal 19 al 22 febbraio 2017 le due sorelle della libreria Vicolo Stretto sarebbero state invitate a un incontro tra editori e librai.
Per un attimo abbiamo pensato ci fosse stato un errore, dopo con le prime mail informative abbiamo capito bene di cosa si trattava.
E lì vai con l’entusiasmo!
Certo, sapevamo fosse un incontro professionale, non immaginavamo che si trattasse di un reale scambio tra le vere parti dell’editoria: gli editori, gli autori e i librai.
Poco importa la distribuzione, i problemi economici di ogni realtà, le differenze culturali tra il Nord e il Sud Italia. Abbiamo parlato di libri, perché quello sappiamo fare e di quegli oggetti sappiamo parlare.
Sono stati quattro giorni in cui per la prima volta − in una location che non fosse una fiera − gli editori hanno guardato negli occhi 80 librai venuti da tutta Italia, hanno ascoltato le loro parole e a loro volta si sono raccontati.
È stata un’occasione per poter ragionare con più chiarezza e con dati alla mano sulla propria azienda (perché sì, le librerie sono aziende), su cosa proporre al proprio territorio per arricchirlo per creare nuovi lettori, per rendere il libro un oggetto affascinante per tutti e non solo per alcuni.
E poi la parte più divertente e che ci riguarda da vicino.
I librai, forza motrice e culturale di questa nazione, contenitori di entusiasmo, competenza, innovatività e a volte di quel pizzico di narcisismo che non fa mai male.
Si sono consolidate vecchie relazioni e se ne sono create di nuove che, come bene trasmette il logo di Tribùk, ci fanno stare sotto la stessa capanna che fa un po’ tribù ma in mezzo ai libri.
Angelica e Maria Carmela Sciacca