Andar per librerie, Dal mondo

Sister Library, la prima biblioteca delle donne in India

Era nata come opera d’arte itinerante dell’artista Aqui Thami, dottoranda e artista 29enne di Mumbai, tanto che aveva toccato molte se non tutte le città indiane; è stato proprio nel pieno di quell’esperienza che si è immersa nella letteratura femminile e ne ha tratto forza e ispirazione, comprendendo presto che se si fosse trasformato in una biblioteca permanente il suo progetto sarebbe cresciuto: il 15 maggio ha così aperto i battenti Sister Library, la prima biblioteca delle donne in India.

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Sister Library, foto credits: http://picdeer.com/sister.library

Incoraggiare l’emancipazione delle donne indiane

In un’intervista a Dazed, Thami ha dichiarato di aver voluto «creare un luogo dove le donne possano riunirsi e organizzarsi per distruggere quella cosa malvagia chiamata patriarcato» e che «la società in India è segregata nelle caste, la produzione e la condivisione della conoscenza sono sempre state limitate, quindi anche se ci sono opere straordinarie di autrici donne si trovano nelle università o in biblioteche private inaccessibili o con accesso limitato»; ha inoltre raccontato di come molte donne avessero sempre desiderato uno spazio simile dove andare con i nipoti e mostrare loro i libri che avevano cambiato la loro vita, mentre le ragazze più giovani si commuovevano alla vista di libri che non pensavano si sarebbero trovate fra le mani, un giorno.

«Per me l’arte è attivismo», dice infatti Thami, che, nonostante la giovane età, è nota per le sue opere, per le fotografie, le zine e i guerrilla dai temi politici e sociali.

Il crowdfunding

Quello che ha reso possibile l’apertura della Sister Library, oltre all’attivismo di Thami, è stata la generosità di chi ha sostenuto economicamente il progetto: sono state organizzate raccolte di fondi alle quali hanno partecipato molte artiste e grazie a questo sarà possibile pagare l’affitto dei locali per un anno. La raccolta continua qui.

La biblioteca

Oggi la Sister Library conta 600 opere di autrici femminili, tra le quali anche graphic novel, poesia, fiction, saggistica e graphic novel; ma non si tratta di uno spazio unicamente dedicato alla lettura, bensì uno nel quale le donne che lavorano in città e che non hanno un posto dove trascorrere il tempo fra un turno e l’altro potranno usufruire della biblioteca, facendone un luogo «dove le donne possono andare oltre i limiti di casta e di classe». L’artista punta a rendere la Sister Library uno spazio dove scoprire che un altro mondo è possibile mentre si legge o mentre si fanno attività piacevoli insieme a chi frequenta la biblioteca, come reading, dibattiti e workshop per imparare a creare una zine.

Rabbits Road Press
Aqui Thami, foto credits: Rabbits Road Press

Chi è Aqui Thami

Questa giovane artista ha lasciato la sua tribù – la Thangmi della città di Kurseong – a soli 15 anni, e già aveva manifestato interesse per l’arte: a 13 anni si era scattata delle foto come fosse un cadavere e le aveva fatte circolare tra parenti e amici, una protesta e insieme lo sfogo di un disagio dovuto alla morte di moltissimi ragazzi della sua città a causa della droga. «Se non fosse per le opere delle donne non so dove sarei oggi, non so nemmeno se sarei qui». Ed è anche per questo che infonde tanto impegno in un progetto come la Sister Library, perché l’arte e la letteratura possano salvare altre vite.

A cura di Lorena Bruno

2 pensieri su “Sister Library, la prima biblioteca delle donne in India”

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