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I 50 anni della Libreria dell’Automobile di Milano | Librerie specializzate

La famiglia Nada si racconta: 50 anni dedicati ai libri sul motorismo

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Sergio, Silvia e Giorgio Nada

È una libreria d’altri tempi, se pensiamo che Giorgio Nada la rilevò nel 1970, quando si trovava in via Hoepli, e ne trasferì la sede in corso Venezia in cui si trova tutt’oggi: cinquant’anni di storia e un’evoluzione che non ha mai perso di vista la cura nella scelta, nella pubblicazione e nella proposta ai lettori. Ad accompagnarlo in questi anni, la moglie Silvia che ad oggi si occupa del sito e degli ordini, i figli Sergio e Stefano che seguono rispettivamente la libreria e la casa editrice.

Chiunque si trovi in libreria insieme a loro può percepire l’esperienza dei membri della famiglia Nada e quanto credano che il mestiere del libraio resti fondamentale per chi voglia acquistare testi di qualità. Cosa l’ha resa una libreria storica? Il nostro scambio mi ha dato modo di vederlo con chiarezza.

Ho chiesto a Giorgio Nada com’è nata in lui l’idea di fare il libraio: «Avendo vissuto diversi anni a Londra – racconta – percepii che vi erano delle potenzialità in questo settore e, una volta a Milano, io e mia moglie Silvia ci siamo imbarcati in questa avventura».

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Librai da 50 anni: l’evoluzione

Chi gestisce una libreria e una casa editrice da decenni sa bene quali siano stati i cambiamenti necessari per continuare l’attività, così non ho potuto fare a meno di chiedergli com’è cambiato il mestiere di libraio nella sua esperienza pluridecennale.

È cambiato molto per quello che riguarda l’editoria generalista, meno per quanto riguarda quella specializzata. Ancora oggi mio figlio Sergio, che dirige la libreria, riceve spesso richieste molto particolari o di libri che non si trovano più, esigenze per cui il lavoro del libraio specializzato è ancora indispensabile», dice Giorgio, che nel tempo libero è un lettore di romanzi e spy story.

Una libreria organizzata per argomenti

Mi guardo intorno e noto che la libreria è arredata in legno, con scaffali alti ed eleganti applique che illuminano le etichette con i nomi dei settori: «Chi entra qui oggi trova tutta la produzione libraria mondiale a tema motoristico, sia volumi pubblicati da editori importanti che libri autoprodotti da privati, italiani e stranieri», aggiunge.

Chiedo com’è organizzata la libreria e mi risponde Sergio, il libraio, mentre mi domando com’è che si sia appassionato al suo mestiere: non sembra qualcuno che abbia semplicemente ereditato un’attività, ma uno che l’ha abbracciata in toto; mi accompagna in un breve giro per indicarmi come ha disposto i volumi. «È organizzata per marche in ordine alfabetico (fanno eccezione Ferrari e Porsche che hanno scaffali dedicati perché sono talmente importanti che volevo dare loro una visibilità diversa); abbiamo poi il settore sportivo con la formula 1, circuiti, produttori e tutto il motor sport, i piloti e il rally; seguono i collezionabili, sia quelli facilmente trovabili che quelli più ricercati, un po’ di varia, i grandi mezzi, il settore moto per marche e annuari, una selezione di grandi libri e una sezione di libri da collezione a tema sportivo e sulla Mille miglia; infine modellismo e tecnica».

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La questione della vendita online

Come ha inciso la vendita online sulla vostra attività? Sono curiosa di saperne di più e così Sergio racconta che la Libreria dell’Automobile vende online da prima che nascesse Amazon e facendo a meno del servizio postale, perché da sempre si affida ai corrieri facendosi carico di tutte le spese.

«Spesso i lettori vengono qui a curiosare e cercano il libro online per vedere se costa meno – aggiunge Giorgio – fa parte del gioco, ma ci sono volumi che non si trovano online, come le pubblicazioni d’epoca. Inoltre entrare in libreria ha sempre il suo fascino, vediamo sempre gente affezionata, pensiamo che il contatto con i libri ci debba essere e anche quello con il libraio».

Il ruolo del libraio non cambia

Sergio interviene dicendo che «l’acquisto in libreria è responsabile, perché conosciamo i testi che proponiamo, su internet invece no, perché il lettore sceglie spesso senza sapere se si tratta di una pubblicazione valida o meno, inoltre spesso di alcuni volumi non esiste alcuna recensione».

Chiedo infine quando si è appassionato al suo mestiere.

«Sono nato qui», dice con un sorriso.

«Abbiamo cominciato io e Silvia – racconta il padre – poi sia Sergio che il fratello sono andati avanti, sebbene non sia un mestiere facile. Ma siamo qui da 50 anni».

Non è facile che vada così per una libreria, osservo.

«Siamo una famiglia, anche per questo è andata così», interviene Silvia.

«Ai tempi d’oro erano in tre a lavorare come addetti alla vendita, negli anni in questo punto vendita abbiamo perso il 50% di fatturato» racconta Giorgio, così chiedo quali sono state, secondo loro, le cause.

Nada_Libreria_Automobile_MilanoCom’è cambiata l’editoria

Silvia e Giorgio raccontano del cambio generazionale: chi tra gli anni ’70 e il 2000 era appassionato di auto oggi non lo è più e le nuove generazioni si comportano diversamente.

«Oggi tutti pensano di poter acquisire ogni tipo di competenza su internet; ogni tanto ricevo dei manoscritti e spesso si tratta di testi copiati e incollati dal web. Per esempio noi le ricerche le facciamo sulle riviste, sulle pubblicazioni del periodo. Quello che intendiamo fare è pubblicare libri molto curati che siano commercializzati solo qui o tramite i nostri canali per gratificare i lettori nostri affezionati clienti, con tirature basse».

Fate rete con altri librai?

«Anni fa lo facevamo, con alcune librerie italiane che anni fa tramite noi acquistavano libri stranieri, nel tempo non è stato più così, molte di quelle librerie, anche straniere, hanno chiuso. In Francia hanno chiuso 230 librerie, qui più di 2000: lì il tetto per lo sconto è al 5%, qui fino pochi giorni fa non era così e gli sgravi fiscali vanno perlopiù alle grandi catene, anche quelli sui contratti; non potrei assumere qualcuno per poco tempo, non imparerebbe nulla e qui la conoscenza dei libri è fondamentale, bisogna sapere se è da leggere o per la consultazione, quanto sia tecnico o focalizzato su un marchio per poterlo consigliare al lettore giusto».

Silvia: «I nostri libri sono classificati per contenuto, non per titolo».

Giorgio mi racconta che nella maggior parte dei casi testi così specialistici sull’automobile non interessano alle grandi catene, dato che: «La specializzazione dei testi è una questione particolare: le librerie di catena li richiedono in determinati periodi dell’anno come a Natale, quindi è sempre difficile per un lettore trovarli: o i lettori si rivolgono a noi o cercano online, ma spesso in questo modo non trovano tutto quello che cercano».

Un ragionamento valido per tutte le librerie specializzate e a Milano non mancano.

Alla Libreria dell’Automobile si organizza la rassegna Pomeriggi d’Autore, racconta Sergio: «Una volta al mese ospitiamo l’autore di uno dei nostri volumi per un incontro a tu per tu con i lettori. Un momento interessante molto seguito e che sta avendo un discreto successo».

Da librai a editori

L’evoluzione più importante di Giorgio Nada è stata quella che lo ha portato a diventare editore e anche quella ha tutta l’aria di essere una bella storia, così gli chiedo di raccontarla.

«Nel 1977 ebbi l’idea di produrre dei volumi e così partimmo con il marchio Edizioni della Libreria dell’Automobile. Sentivo la necessità di colmare un vuoto editoriale su argomenti di grande interesse fino allora poco esplorati. Il primo libro lo dedicai alla Moto Guzzi, poi nel 1988 decisi di separare le due attività dando vita alla casa editrice che porta il mio nome. Proprio pochi giorni fa mio figlio Stefano, che si occupa del commerciale in casa editrice, mi ha fatto notare che da allora abbiamo pubblicato più di 1000 libri, niente male per chi ha iniziato come un piccolo libraio».

«Abbiamo un catalogo nutrito – aggiunge Sergio – e una rivista nella quale parliamo di novità ed eventi: gli articoli non sono recensioni sui libri, ma un’introduzione al tema, una chiave diversa perché non diamo per scontato che il lettore conosca a fondo l’argomento. La redazione si trova a Vimodrone, dove lavorano 3 persone e autori esterni, contiamo inoltre un archivio fotografico formidabile che abbiamo arricchito di anno in anno, vicino al milione di pezzi; è a disposizione della casa editrice e di utenti privati che manifestino il desiderio di avere una foto della propria auto, per esempio, o in alcuni casi vendiamo ad altri editori».

Uno sguardo al futuro

Quando chiedo al signor Giorgio come immagina il futuro, chiama in causa la passione per il motorismo e la sua famiglia, con la quale condivide da sempre il lavoro alla libreria e in casa editrice: «Gli appassionati di storia dell’automobile e i collezionisti ci saranno sempre, anche perché per certi aspetti alcuni ambiti legati alla storia del motorismo possono essere considerati come una forma d’arte. Non dimentichiamo che l’Italia ha avuto alcuni tra i più grandi designer e tra i migliori tecnici, sia per quanto riguarda le auto stradali che quelle da corsa.

Il nostro compito è di proporre sempre argomenti interessanti con particolare attenzione all’estro e all’intelligenza italiana. Per concludere, posso dire che il successo della mia professione lo devo molto anche alla mia famiglia con la quale condivido le diverse attività: mia moglie Silvia si occupa della libreria e degli ordini online così come del sito della società, mentre mio figlio Sergio è responsabile del negozio di corso Venezia ed è diventato un ottimo libraio.

Infine c’è mio figlio Stefano che, oltre a seguire la parte commerciale della casa editrice, si occupa di tutte le fiere di settore, nonché, insieme a Sergio, della ricerca e acquisto di libri rari o da collezione».

 

Intervista a cura di Lorena Bruno

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