Il brano che riportiamo è tratto dal racconto Il piede nel letto, contenuto nella raccolta I fantasmi dell’aldiquà di Luca Ricci. Lui e lei, senza nomi, sono una coppia perfetta; ma lui a volte si perde nel ricordo di uno dei suoi amori − il più grande − la prima moglie, morta tempo prima. Il passo che segue racconta di un’immagine di particolare tenerezza, dopo uno sconfortante momento di dolore.
Cominciava sempre con l’immagine sfocata di un ricordo, un momento di sbandamento, una frazione di secondo in cui me ne andavo, non c’ero più. Un attimo prima c’ero, un attimo dopo non c’ero più. Non so come mia moglie facesse ad accorgersene, visto che io quei momenti non li dichiaravo mai, né quando stavano per arrivare (il loro modo di annunciarsi era una continuata pesantezza angosciosa nel respiro che percepivo soltanto io), né quando arrivavano, però se ne accorgeva eccome.
“Sei con lei?”
La sua voce mi arrivava da talmente lontano, e risponderle mi avrebbe fatto così dispiacere, che non avevo la forza se non per annuire. Con una debolezza da far scappare a gambe levate la donna più tenace di questo mondo. Eppure mia moglie c’era sempre quando io non c’ero più, pronta a sostenermi. Vigile, paziente, comprensiva, mi prendeva come un bimbo, mi poggiava sul petto e mi cullava finché non ritornavo.