Pochi giorni fa abbiamo intervistato Mattia Garavaglia, il libraio cofondatore dell’e-commerce delle librerie indipendenti, che ci ha spiegato com’è nata l’iniziativa, in cosa si differisce con gli altri e-commerce e come mai a ogni ordine viene aggiunto 1,90€. Oggi proponiamo l’intervista a Leonardo Taiuti, l’altro fondatore, nonché uno degli editori di Black Coffee, al quale abbiamo chiesto di parlarci del team di Bookdealer, della più recente versione del sito e delle modalità con cui i librai gestiscono gli ordini.

Chi è Bookdealer?
Tra i soci, oltre me, c’è Mattia Garavaglia, libraio alla Libreria del Golem di Torino, e due miei amici di infanzia, Daniele Regi e Massimiliano Innocenti, forti lettori che durante il lockdown si sono ritrovati a riflettere su come acquistare libri favorendo le librerie e così è nato il progetto; Livia Del Pino è la nostra responsabile commerciale e cura i rapporti con le librerie, e Stefania Gaggini è l’ufficio stampa: al momento siamo noi che ci occupiamo di tutto.
Vi ponete come alternativa ad Amazon?
Dato per assunto che non si può competere con Amazon, vogliamo porci come alternativa per chi voglia sostenere le librerie indipendenti pur acquistando online. Se il libro è disponibile a scaffale è capitato che l’ordine sia stato recapitato dopo due ore, ma non per questo pensiamo di competere con Amazon.
Durante il lockdown le librerie si sono trovate di fronte a nuove problematiche e la consegna a domicilio costa meno. La nostra è la filosofia dello slow food applicata al libro: più sostenibile e a favore delle librerie, per intercettare nuovi lettori o per soddisfare clienti già affezionati a una libreria che vogliano ordinare a domicilio.
Vi siete ispirati ad analoghe realtà straniere?
Per la creazione no, per la filosofia ci siamo ispirati a Bookshop.org, portale americano che dispone di un grande magazzino centrale dove una percentuale degli acquisti va alle librerie: la differenza è che da noi l’utente sceglie in quale libreria comprare, non destina i soldi a un bacino e poi è diverso il ruolo dei librai ed è disponibile anche la consegna a domicilio.

L’altra differenza è che con Bookdealer alla libreria va il 100% del prezzo di copertina, mentre Bookshop non lo fa: abbiamo studiato un sistema simile nella missione ma diverso e, come tutte le novità ha bisogno di rodaggio. Non volevamo però che la user experience fosse sconvolta tanto da creare diffidenza.
Come avete innovato il sito?
Bookdealer è stato lanciato il 27 agosto con un sistema per cui l’utente pagava e in caso di problemi la libreria segnalava all’assistenza l’irreperibilità o la cancellazione dell’ordine, congestionando tutta la procedura. Da lunedì tutto è automatico: il libraio interviene sulla composizione dell’ordine e può modificarlo da solo, in questo modo il cliente riceve una notifica in caso di modifica dell’ordine o lo storno del pagamento in automatico.
L’altra particolarità è che nel caso un libro sia irreperibile il libraio può consigliare titoli alternativi: al centro c’è la proposta del libraio; rispetto agli altri e-commerce il nostro valore aggiunto consiste nel fatto che i librai consigliano nel percorso di lettura, consiste anche in iniziative come il pacchetto sorpresa, con libri scelti dal libraio in base a una parola indicata dall’utente, che sceglie anche quanto spendere. L’attenzione al cliente e l’esperienza dei librai sono alla base del progetto.
Come funziona la piattaforma quando si fa un ordine? L’utente sa subito se quel libro è disponibile o meno?
Se si tratta di un libro in commercio si può selezionare e scegliere la libreria in cui prenderlo tra quelle che fanno consegna nella zona o in quelle che spediscono col corriere: comparirà subito la lista delle librerie con la distanza e la tempistica di consegna (che varia se il libro è a scaffale o va ordinato); oppure si può scegliere prima la libreria anche se non è nella nostra stessa città.
Dopo l’acquisto si riceve una mail automatica di riepilogo e man mano che il libraio elabora l’ordine indica contestualmente una data di consegna. Se l’ordine arriva oggi, ad esempio, e i libri che lo compongono sono tutti sui miei scaffali, io libraio potrei portartelo anche domani, o addirittura oggi stesso; se il libro invece non è disponibile l’utente viene avvisato con una mail, e successivamente, ricevuto il rifornimento dal grossista o dal distributore, il libraio avvisa l’utente della data di consegna.
Purtroppo non possiamo indicare a priori se un libro è disponibile o meno, perché abbiamo centinaia di librerie aderenti ed è impossibile coordinare le giacenze di tutti: per questo abbiamo optato per un sistema di notifica “a posteriori” della disponibilità.
Nei casi in cui è impossibile sapere tempi di consegna cerchiamo di fare in modo che la libreria non lasci l’utente senza notizie troppo a lungo.
Ci sarà un’app di Bookdealer in futuro?
C’è uno scambio costante con librai e utenti, al fine di aggiornare la piattaforma, migliorare i contenuti e la personalizzazione dei profili delle librerie; l’idea originaria era proprio quella di fare un’app e non è stata accantonata.
Intervista a cura di Lorena Bruno
Credit foto: cottonbro